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L’uso di prodotti chimici per piscine è cruciale sia per la pulizia che per l’igienizzazione, assicurando inoltre il mantenimento dell’acqua e la sicurezza a lungo termine della struttura.
Attraverso il trattamento chimico, è possibile effettuare una profonda depurazione dell’acqua della piscina. Questo processo include il controllo del livello di cloro, l’eliminazione di elementi nocivi come alghe e calcare, e garantisce una disinfezione completa per la massima igiene e sicurezza degli utenti.
La nostra gamma di prodotti chimici per piscine copre un’ampia varietà di esigenze e applicazioni. Tra i nostri prodotti, troverete svernanti per prevenire il deterioramento dell’acqua durante l’inverno, soluzioni anticalcare e antialga, regolatori di pH, composti sanificanti, oltre a detergenti ecologici e sgrassanti.
Offriamo anche disincrostanti, formulazioni per rimuovere depositi organici, pastiglie di ossigeno attivo, e dicloro granulare per interventi di emergenza. Tutti i nostri prodotti sono Made in Italy e assicurano un’alta qualità nella cura e nel mantenimento della tua piscina.
Il cambio dell’acqua è fondamentale e deve essere effettuato almeno nella misura del 50% del volume totale della piscina; rimettere in circolo acqua nuova consente di ripartire in modo più equilibrato.
Le pareti della piscina vanno pulite e trattate dopo il periodo invernale per rimuovere le impurità e lo sporco che si saranno depositati sul fondo e ai lati. La piscina necessita di essere sgrassata e disinfettata aiutandosi con gomme o spugne.
La qualità dell’acqua non deve mai essere sottovalutata: l’acqua del acquedotto comunale è in genere migliore rispetto a quella di un pozzo privato, il cui utilizzo può sicuramente indurre a pensare di risparmiare. Tuttavia le acque dei pozzi, anche quando possono sembrare chiare, ad un’analisi chimica risultano spesso contaminate da residui organici o di altra natura. Sono queste sostanze che possono poi generare alghe o torpidità quando la vasca viene riempita. L’acqua proveniente dall’acquedotto permette di ridurre l’impiego di prodotti disinfettanti o antialghe in futuro a meno che non si voglia chiarificare l’acqua di un pozzo con appositi flocculanti, antiossidanti e chiarificanti prima di riempire la piscina.
La temperatura ideale dell’acqua per il riempimento della piscina è attorno ai 12 °: a questa temperatura si evita l’imputridimento dell’acqua che richiederebbe lunghi trattamenti chimici.
Il pH è la scala di misura dell’acidità dell’acqua, il valore ottimale del pH di una piscina oscilla tra 7,2 e 7,4.
In caso di alterazione dei valori di acidità dell’acqua è necessario intervenire usando i prodotti del caso per abbassare o aumentare il pH, infatti dall’equilibrio di questo valore dipende anche la resa dei prodotti chimici immessi nell’acqua che possono essere a loro volta alterati e provocare poi torpidità o la formazione di alghe. In linea di massima per ottenero un aumento o riduzione del valore del pH di 0,2 bisognerà Aggiungere per ogni 100 mc di acqua 1,5 kg di prodotto.
La correzione del pH è la prima operazione da effettuare ogni volta che si riscontrano valori anormali o si incontrano problemi nella vasca. Questa pratica non solo migliora il comfort e la sicurezza dei bagnanti, ma protegge anche la piscina e i suoi componenti da danni a lungo termine.
Il cloro ha funzione battericida e permette di igienizzare perfettamente l’acqua. Quando si riapre una piscina si consiglia di effettuare il trattamento con il cloro con l’aggiunta di un antialghe.
Si possono versare giornalmente circa 1 gr di dicloro granulare per ogni mc di acqua da trattare.
Il Tricloro è una forma di cloro a lento rilascio, utilizzato per mantenere costantemente la presenza di Cloro Attivo Libero nell’acqua. Questo prodotto è particolarmente utile per il trattamento a lungo termine dell’acqua, in quanto fornisce una rilascio controllato e costante di cloro, riducendo la necessità di frequenti aggiunte.
La clorazione d’urto si rende necessaria quando l’acqua di piscina è particolarmente sporca o maleodorante. In questo caso aggiungere circa da 10 a 15 grammi di cloro in polvere o granulare per ogni mc di acqua da trattare. Prima dell’intervento correggere il pH, deve trovarsi a valori non superiori di 7,6. Prima di fare di nuovo il bagno (2 o 3 giorni di attesa) controllare il quantitativo di cloro libero attivo: non deve superare 2 ppm
Il dicloro è noto per la sua rapida e elevata solubilità. Utilizzato comunemente come cloro shock, è ideale per trattamenti che richiedono un aumento rapido della concentrazione di cloro.
È consigliato quando l’acqua presenta un basso livello di cloro e sta diventando torbida o sono già presenti alghe. Un’adeguata dose di dicloro può ripristinare la limpidezza dell’acqua in poche ore (a condizione che il pH sia equilibrato e il sistema di filtrazione funzioni correttamente). Tuttavia, è consigliabile evitare di fare il bagno fino a quando il livello di cloro non raggiunge il valore ideale di 1,5 parti per milione (PPM).
Per garantire livelli ottimali di cloro, sia libero che combinato, è fondamentale l’uso di Test Kit specifici. Questi permettono di misurare accuratamente la concentrazione di cloro nell’acqua. È importante prelevare l’acqua per il test a circa 15 cm sotto la superficie nel punto più profondo della piscina, per ottenere un campione rappresentativo dell’acqua della piscina.
È importante effettuare cicli di filtrazione in modo da mantenere in movimento l’acqua il più possibile ed evitare che diventi stagnante e permetta la creazione di impurità.
Si consiglia di partire con 6 cicli nel periodo primaverile e di proseguire con cicli di 12/14 ore giornalieri nel periodo estivo, quando la temperatura dell’acqua ha raggiunto i 28° circa.
Esiste una serie di operazioni indispensabili a far si che la piscina non subisca deterioramenti durante l’inverno e a permettere che l’acqua di conservi in condizioni di salubrità. La chiusura invernale, nota anche come svernamento, può essere attiva o passiva.
Il trattamento invernale (inteso come prodotto chimico da abbinare ad altre sostanze come di seguito indicato) va utilizzato in quelle piscine che non vengono vuotate durante la stagione invernale, per evitare una crescita incontrollata di alghe, proliferazione di batteri, incrostazioni e gelo.
Dopo aver diminuito di circa 15-20cm il livello dell’acqua, con cadenza almeno trimestrale procedere come segue:
l’acqua non viene trattata. Rinviare ogni trattamento alla stagione successiva comporta un notevole aumento dei costi di manutenzione ed anche il rischio che impianti ed accessori si rovinino.
Il mantenimento della piscina prosegue anche durante l’inverno.